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META at Black Mountain College, Spring 2008
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META Museum non ha una sede, non ha spazi propri, non ha un
capitale (se non umano), non ha uno statuto, non ha regolamenti, non è
legalmente costituito, non ha un sito web: è un insieme di persone che dal 1990
si incontrano a cadenza bi/tri-ennale al Black
Mountain College, North Carolina, USA; è un insieme di esperienze che si
generano e si dissolvono nello spazio di 5 giorni, all’interno di una cornice d’eccezione,
in virtù del potenziale creativo delle persone che vi partecipano.
Grazie all’impegno
dei suoi fondatori, META Museum ha
avuto il merito di coinvolgere persone interessanti, provenienti da percorsi
eterogenei, e di averle fatte incontrare in un modo unico. Quest’incontro tra
persone legate da un filo comune, ma che non avrebbero avuto l’opportunità di
conoscersi altrimenti, è un’occasione per sperimentare una reciproca ed intensa
contaminazione, da cui possono sgorgare nuove amicizie così come nuovi progetti
da realizzare insieme.
Nelle passate
edizioni hanno partecipato a META fotografi, critici d’arte, galleristi,
operatori sociali, produttori, dirigenti, filantropi, cantautori, musicisti,
matematici, addestratori di animali, artisti della ceramica, filmmakers,
disegnatori, attori, imprenditori, architetti, giornalisti, editori, fisici, poeti, medici,
curatori di pubblicazioni, scultori, musicisti rock, antropologi ...
Attualmente il numero di persone che hanno partecipato ad almeno una delle
precedenti edizioni del Meta è attivato a circa 250, mentre il numero di
partecipanti presenti ad ogni singola edizione si è ormai assestato sul
centinaio.
Non è possibile
tracciare una linea netta che determini cosa sia META, ma è di certo semplice
sottolineare cosa non deve essere: META non si propone come momento di intensa
pratica meditativa e neppure come sequenza di sessioni terapeutiche; non è un
simposio sull’arte basato su conferenze e comunicazioni formali e preordinate;
non prevede attività di vendita o fund raising; non si prefigge come scopo la
produzione di opere d’arte al termine del soggiorno; non prevede un ordine del
giorno pre-stabilito, escluso quello proposto dai partecipanti.
Ognuna delle
passate edizioni del META si è definita attraverso ciò che i suoi partecipanti
hanno lasciato accadere, e affinché questo avvenga è richiesto ad ognuno di
essere disponibile a condividere qualcosa di sé, anche solo con pochi altri –
come una breve lettura, una canzone, una proiezione, una discussione, una
camminata nella natura, la preparazione di un dolce, ...
Le precedenti edizioni di META (1990, 1992, 1994, 1996, 1998,
2000, 2002, 2005, 2008, 2011) sono state realizzate nel campus del Black Mountain College nel North
Carolina (Asheville), dove nacque l’avanguardia americana. Si tratta di una
location ideale dal punto di vista naturalistico e logistico: laghi, montagne,
sentieri e boschi secolari in cui sono immerse le casette stile Adirondack del
1930, “The Ship” il grande edificio ligneo bianco disegnato da Walter Gropius, che si specchia nel lago (l'edificio, non Gropius, non più ... o forse invece si?), la
famosa grande casa in legno che ospita la gigantesca cucina e la sala da pranzo
dove condividere i momenti dei pasti, compresi i pasti della mente e dello spirito.
La prima cupola geodesica di Fuller è stata concepita in questo luogo e il
primo happening di arte
multimediale è avvenuto qui. Qui Cunningham e Cage hanno concepito e proposto le idee che hanno rivoluzionato musica e danza del secolo scorso.
Persone
creative come Willem ed Elaine de Kooning, John Cage, Merce Cunningham, Walter
Gropius, Jonathan Williams, Robert Rauschenberg, John Chamberlain, Joel
Oppenheimer, Francine du Plessix Gray, Henry Miller, Buckminster Fuller, John
Dewey ed Albert Einstein sono stati allievi, insegnanti e frequentatori del Black Mountain College.
META Museum si
propone come un reminder di quella avventura straordinaria.
Translation: thanks to David Lipten
In addition to a continuing commitment from its founders, the META Museum (or “META,” as it has become known) has benefited from the involvement of interesting people from diverse paths and disciplines. The encounters taking place between people linked by a common thread, but who would not have had the opportunity to meet otherwise, result in opportunities to influence one another while fostering new friendships and new possibilities for collaboration.
META participants have included photographers, art critics, gallery owners, social workers, producers, managers, philanthropists, songwriters, musicians, mathematicians, animal trainers, ceramic artists, filmmakers, designers, actors, businessmen, architects, journalists, editors, physicists, poets, doctors, editors of publications, sculptors, musicians, anthropologists, among others. To date, around 250 different people have participated in at least one of the previous sessions, with around 100 participants present at each gathering.
While it is not possible to clearly define what META is, it is certainly simple to emphasize what it must not be: META is not intended as a moment of intense meditation practice or as a series of therapeutic sessions; it is not a symposium on art based of conferences and formal, preordained communications; it does not include sales or the raising of funds; its purpose is not determined by the production of new works of art presented at its end; it does not follow a pre-established agenda, except for that which is proposed by its participants. META is, however, defined entirely by what its participants make happen. But, for these things to happen (whatever they are), everyone must be able to share something of themselves, even if only with a few others - like from a short reading, a song, a projection, a discussion, a walk in nature, the preparation of a sweet, etc.
Each META (1990, 1992, 1994, 1996, 1998, 2000, 2002, 2005, 2008, 2011) has taken place on the campus of Black Mountain College in North Carolina (Asheville), the birthplace of the American avant-garde. It is an ideal location from the point of view of both nature and logistics: lakes, mountains, trails and woods are interspersed with Adirondack-style buildings from the 1930s. There’s also "The Ship," a great, white, wooden building designed by Walter Gropius, which is reflected by the lake (the building, that is, and not Gropius himself), along with a big, wooden house that is home to a gigantic kitchen and dining room where meals are shared, including those of both the body and spirit. The first of Fuller's geodesic domes was also designed here. The first multimedia art happenings also took place here. Cunningham and Cage developed and proposed ideas that revolutionized music and dance of the last century here. Other creators, like Willem and Elaine de Kooning, John Cage, Merce Cunningham, Jonathan Williams, Robert Rauschenberg, John Chamberlain, Joel Oppenheimer, Francine du Plessix Gray, Henry Miller, John Dewey and Albert Einstein were all students, teachers and patrons of Black Mountain College. In short, the META Museum is both a reminder of the extraordinary adventures of others and of those yet to come.