For Festival of Contemporary Music Antidogma, next Tuesday June 10th, at h. 9 p.m., Teatro Vittoria, Turin, first performance of Dodici corde e mezzo, a new composition for guitar and synthesized sounds. The soloist will be Davide Ficco.
The piece propose a personal approach to electroacoustic music.
Normally compositions mixing electronic and acoustic instruments find a balance by amplifying the acoustic instruments: acoustic instruments grow up to electroacoustic dimension.
Personally, in my mix pieces (Experimental Studio SWF Freiburg 1994, Ircam 1996, Gazi Athene 1998, Museo Castello di Rivoli L'Impronta Digitale 1999, Rica-ACROE Grenoble 2001, Cuneo Stagione MNT 2002, Venezia i Virtuosi virtuali 2003, Trio Bio Savigliano 2011 Strange Trio MPG Festival Antidogma Torino 2012, Strange Trio VMG Ecomuseo Salbertrand 2012, Strange Duo MG, Monte Chabriere 2012 and 2013) I often tried to find a balance at the acoustical level, setting down electronic sounds to the instrument instead of pump up instrument to electronic with amplification.
Dodici corde e mezzo is a step of the research I am realizing in PhD at ICA-ACROE, Polytechnic de Grenoble on the subject : "Physical modeling as a tool for musical formalisation". Here computer is used to generate the form of the composition: synthesized sounds, diffused by a discrete amplification localized at the same place of soloist, doesn't sound as electronics but work as a "Basso continuo" for the performance. At the same time the score of the guitar is open and give a lot of freedom to performer retrieving the signs and the breath of Baroque through frequent Abbellimenti.
here a link to the video of the concert: https://vimeo.com/103810771
Here the italian text for the program of the concert:
Giuseppe
Gavazza
Dodici
corde e mezzo
per
chitarra e suoni di sintesi in monofonia
2014
Le
dodici corde e mezzo del titolo sono le sei corde della chitarra
(nella prima a Torino, 10 giugno 2014, Festival
Antidogma
quella di Davide Ficco cui il brano è dedicato) che si aggiungono
alle sei corde virtuali (intonate sull’accordo che polarizza tutta
la composizione) modellizzate con il programma di sintesi per modelli
fisici Genesis,
soggetto del mio attuale dottorato presso l’ACROE-ICA del
Politecnico di Grenoble.
La
mezza corda in più è la più importante per la composizione e la
forma del brano: è anch’essa un oggetto vibrante virtuale, una
corda « pesantissima » ancorata a un solo estremo (una
mezza corda o una corda aperta) accordata 12 ottave sotto il fa
fondamentale dell’accordo. Il movimento armonico della (mezza)
corda genera frequenze troppo basse per essere udibili: la
fondamentale è una frequenza di 0,0215 Hz, un ciclo che si ripete
ogni circa 48 secondi, accompagnata dagli armonici superiori. Questo
gran basso fondamentale diventa udibile perché la mezza corda, nel
suo largo movimento, sfiora le sei corde virtuali e in alcuni punti
le pizzica: non è un oggetto sonoro ma un oggetto suonatore.
Quello
che m’interessa è ciò che intorno al 1925 Ezra Pound descriveva,
con chiarezza visionaria, nel suo Trattato d’armonia : « Per
dirlo in altro modo: la percussione del ritmo può entrare
nell'armonia esattamente come farebbe un'altra nota. Di solito entra
come Basso, un Basso ancora più profondo, dando la forma principale
al suono. »
(Ezra Pound, Trattato
d'armonia,
Passigli, 1988, pag. 39.)
In
Dodici
corde e mezzo
mi sono spinto ancora più giù, usando un basso profondo ben
temperato accordato sulla fondamentale per generare non solo il ritmo
ma la forma del brano.
Per
« fiorire » il basso ostinato con la chitarra dal vivo ho
scelto una ciaccona: una sequenza di pagine in cui porto allo
strumento materiale musicale dedotto dal gran basso lasciando
all’interprete un ampio margine di libertà al fine di accordarsi
(all’ascolto, non ci sono partitura né cronografia dei suoni di
sintesi) con i suoni delle corde virtuali diffusi nello stesso punto
in cui il chitarrista suonerà, non amplificato. Nella scrittura ho
ripreso formule retoriche di abbellimenti strumentali e quasi nulle
indicazioni di tempo, modi d’attacco e dinamiche; una scrittura
ispirata al respiro e alla libertà esecutiva della musica barocca.
G.G.
Grenoble, 17 Aprile 2014
Something new is an irregular new(s)letter about me
(Giuseppe Gavazza)
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